Giornale di Sicilia Mercoledì 11 Ottobre 2000

Le migliori grappe? Le fanno anche in Sicilia.  Se qualcuno pensa che questo prodotto ottenuto con le vinacce sia appannaggio delle regioni del Nord Italia, Veneto e Trentino in testa, dovrà rivedere i suoi giudizi. Soprattutto dopo che la distilleria Giovi di Fondachello Valdina, in provincia di Messina, già nota agli addetti ai lavori e agli appassionati di grappe e acquaviti, ha conquistato importanti riconoscimenti in due fiere. La prima è Destillata, una delle più note rassegne del settore che ogni anno si tiene a Vienna, l’altra è il concorso nazionale grappe giunto alla diciottesima edizione, che si svolge ogni anno ad Aosta organizzato dall’Anag, l’associazione nazionale assaggiatori grappe. La Giovi è salita sul gradino più alto del podio sia in Austria che in Val d’Aosta con la grappa Moscato di Pantelleria, Medaglia d’oro ……meglio perché un’altra medaglia d’oro, la Giovi, l’ha conquistata col distillato di fichidindia, frutto esotico come l’ha definito la giuria di degustatori viennesi che la Giovi si procura nelle campagne dell’Etna. E poi l’azienda ha arricchito il suo palmares con un argento, andato alla grappa di Nero d’Avola, e con un bronzo ottenuto dal distillato di mele, sempre dell’Etna. Perché a dire di Giovanni La Fauci, la migliore frutta cresce lì. Costosa, sana e soprattutto buonissima, per fare i distillati di frutta, a volte per mezzo litro ne occorrono 15/18 chili, non ci si può accontentare di un prodotto qualsiasi. Tanto che quest’anno non faremo quello all’albicocca, l’annata per questo frutto non è stata delle migliori. ……..produce 35 mila bottiglie all’anno, di cui una parte per le principali cantine italiane. Gli stessi produttori ci danno le vinacce, le migliori, umide e in buono stato e da lì viene fuori la grappa. Fra i clienti di Giovi non solo alcune aziende siciliane come Regaleali, Abbazia Sant’Anastasia, benanti, Cos, Scammacca del Murgo o, fra i più recenti Pupillo. Ma anche nomi di spicco dell’enologia nazionale come la campana Feudi San Gregorio, la piemontese Saracco o le toscane Castello di Fonterutoli e Barone Ricasoli. Come dire, che le grappe che vengono vendute col marchio di aziende del Nord in realtà vengono prodotte da alambicchi siciliani. Le medaglie? Sono una grande soddisfazione per noi, aggiunge La Fauci, ma anche per la Sicilia che quando vuole, sa dimostrare di poter competere alla grande…

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